La Valletta, capitale di Malta, è famosa principalmente per le sue cupole dorate, i suoi balconi di legno colorato e i palazzi di pietra calcarea che sembrano riflettere la luce del Mediterraneo. Tuttavia, la città nasconde molto altro da scoprire.
Il barocco che la caratterizza si presenta anche a tavola, con piatti tipici che vengono preparati ogni giorno nelle cucine maltesi. Scoprire veramente una destinazione significa anche assaggiare i suoi piatti più tipici e provare quelle ricette sconosciute ai più.
La cucina de La Valletta: un’eredità multiculturale
La Valletta è stata fondata nel 1556 dai Cavalieri di San Giovanni e, per secoli, è stata un crocevia di popoli. Ancora oggi, la città mantiene la sua anima multiculturale. Qui sono arrivati italiani, francesi, spagnoli, britannici e arabi e tutti hanno lasciato un segno, anche tra i fornelli.
Ecco perchè la cucina barocca de La Valletta è sontuosa e stratificata, ancorata alle radici dell’isola e legata ai banchetti dei nobili dei secoli scorsi.
Ingredienti poveri, presentazioni ricche
Quello che più caratterizza la cucina barocca de La Valletta è l’utilizzo d’ingredienti poveri per creare piatti che vengono presentati in maniera ricercata. Uno dei piatti più famosi è il timpana, che incarna bene questo equilibrio fra semplicità ed eleganza. Si tratta di una sorta di pasticcio di maccheroni avvolti in una crosta di pasta frolla, conditi con sugo di carne e formaggio.
Questo piatto offre una vera e propria esplosione di sapori e rappresenta la tipica generosità della tavola maltese.
Un altro esempio è dato dal piatto nazionale, ovvero lo stuffat tal-fenek (stufato di coniglio). Per prepararlo, la carne viene marinata nel vino rosso con aglio, cipolla e spezie, poi cotta lentamente fino a diventare tenera come burro. Il barocco si trova nel gusto deciso e speziato di questo piatto ma anche nella ritualità con cui viene servito.
Il dolce: una vera e propria opera d’arte
Per molti, un dolce è semplicemente qualcosa da mettere sotto i denti in gran fretta, magari per merenda, o idoneo per concludere un pasto, ma a La Valletta i dolci barocchi sono vere e proprie opere d’arte. Il più famoso è forse il qagħaq tal-għasel (ciambella al miele), dalle forme eleborate e dai profumi intensi. Questo dolce è a base di pasta frolla ripiena di una miscela di miele nero, spezie, anice e scorze d’agrumi.
Ancora, pensiamo ai kannoli maltesi, spesso ripieni di ricotta e canditi, decorati con zucchero a velo e frutta secca.
L’influenza dei Cavalieri
Come abbiamo visto, la città è stata fondata dai Cavalieri e, ancora oggi, possiamo trovare la loro eredità in molti dei piatti barocchi che arrivano sulle tavole maltesi. Le radici dei cibi tradizionali dell’isola affondano proprio nelle cucine dei Cavalieri di Malta, nobili provienienti da tutta Europa. A quei tempi, era assolutamente normale vedere piatti, preparati dai cuochi dell’Ordine, serviti in maniera scenografica, per onorare l’importanza delle cene ufficiali ma anche per impressionare gli ospiti. Anche oggi è ancora possibile vedere questa tradizione, per esempio, in alcuni ristoranti del centro de La Valletta.
In questo caso, preparati a rimanere a bocca aperta, con cibi serviti in piatti di ceramica decorata, tovaglie ricamate e la musica classica come sottofondo.
Il barocco nel bicchiere
Finora abbiamo parlato solo dei piatti ma, per gustare al meglio del buon cibo, è importante scegliere le giuste bevande. I vini di Malta sono perfetti da abbinare ai piatti della tradizione ma anche il limoncello maltese e i liquori alle erbe contribuiscono ad arricchire un pasto, portando con sè il retaggio delle produzioni monastiche.
Un banchetto che racconta un’epoca
Forse oggi ci sentiamo molto distanti da cavalieri e banchetti, eppure, le tracce del passato dell’isola sono ancora evidenti nella sua cucina. A La Valletta in particolare, il barocco è ovunque, anche a tavola. Questo è una vera e propria filosofia di vita, che si riflette nel modo di cucinare, mangiare e celebrare.
Ogni piatto che ti sarà servito racconterà una storia fatta d’incroci culturali, abbondanza, teatralità e passione. Ecco perchè sedersi a tavola nella capitale maltese vuol dire molto di più del semplice atto di mangiare. Si tratta di una vera e propria esperienza sensoriale, dove ogni morso e ogni sapore rimandano alle tradizioni di un tempo.