Vivere a Malta: la storia di Gino

A cura di Nicole Cascione

Malta, definita la perla del Mediterraneo, è uno degli stati più piccoli e densamente popolati al mondo. Internazionalmente conosciuta come meta turistica, racchiude innumerevoli tesori architettonici, culturali e paesaggistici. Nel Paese ci sono ben tre siti dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, quali La Valletta, l’Ipogeo di Hal Saflieni e i templi megalitici. “Simile al sud Italia, stesso clima, stessa mentalità, stessa calma, con la differenza che qui tutto funziona molto meglio”, così la descrive Gino, che l’ha scelta come posto ideale in cui formarsi una famiglia.

Gino, prima di vivere a Malta hai vissuto per molto tempo a Londra, dove ti sei trasferito a soli 19 anni…

In realtà bazzicavo a Londra già dal 1997, mi trasferii completamente nel 1999, “on & off” fino al 2009. Un percorso certamente difficile, con i suoi alti e bassi; mi ricordo il mio primo lavoro a Londra: ero letteralmente lo “sguattero” in un ristorante brasiliano, lavoro accettato per via della paura di non saper parlare l’inglese. Quando poi mi accorsi di poter parlare la lingua meglio del proprietario, cercai subito altro. Dal cameriere al Restaurant Manager, da shop assistant a Retail Manager nell’industria dei vini internazionali per una famosa catena che, a quei tempi, era presente su ogni strada principale del Regno Unito. Ma la bellezza incomparabile del Regno Unito è che se un giorno decidi di mollare tutto, seguire un corso di informatica ed avere il lavoro dei tuoi sogni, lo puoi fare. Ed infatti, dopo aver lasciato il mio lavoro, chiesi un prestito in banca e mi iscrissi a questo corso intensivo informatico, che mi aprii immediatamente nuove porte. La ritengo tutt’oggi la scelta giusta al momento giusto e sono fiero di lavorare nello stesso ambito.

Londra è una meta desiderata da molti eppure tu non ci sei rimasto. Quali sono le motivazioni che ti hanno portato ad un ulteriore trasferimento?

Londra e Gran Bretagna in generale sono dei posti ottimi soprattutto in ambito lavorativo. Non rimpiangerò mai la mia avventura londinese, durante la quale ho passato gli anni più belli della mia vita, incontrato gente di tutti i Paesi, incluso membri delle ultime tribú dell’Amazzonia. Ma una cosa è l’essere adulti e single e un’altra l’essere una coppia in procinto di avere figli. Il livello di educazione scolastica e la sicurezza in generale inoltre non sono delle migliori. Quando ci siamo trovati in dolce attesa del nostro primogenito, entrambi abbiamo concordato sul fatto che Londra non era il posto più sicuro dove far crescere in nostri figli.

Così avete optato per Malta. Il fatto di aver sposato una maltese ha inciso sulla scelta del posto?

Certamente e senz’ombra di dubbio; inoltre non si può proprio dire che in Italia si stia benissimo al momento.

Cosa puoi raccontarci di Malta?

Mi piace descriverla così: simile al sud Italia, con le sue meraviglie, i suoi pregi e difetti e i suoi ritmi rilassati con un clima meraviglioso, dove tuttavia si parlano un altro paio di lingue. Ora immaginati la stessa realtà dove le cose funzionino. %c3%89 un posto fantastico per avere una famiglia. %c3%89 sicurissimo e la criminalità è praticamente inesistente. Ci sono scuole pubbliche, della chiesa e private, eppure anche le private hanno costi incredibilmente inferiori a quelle italiane. Il costo della vita è giusto; per farti un esempio, una pizza margherita nella maggior parte dei posti costa 4 euro.

Ci saranno comunque dei pro e dei contro, no?

Pro: una cultura mediterranea mista ad una anglosassone.

Contro: un’isola è pur sempre un’isola ed in mezz’ora di viaggio sei sempre nella stessa isola.

Quali sono le bellezze del posto?

A parte un mare da sogno e le piú note spiagge tipo Golden Bay, ci sono posti tipo La Valletta, Mdina, tutti da scoprire, per non parlare poi dei parchi come Buskett e Ta Qali e dei numerosi siti archeologici sparsi per tutta l’isola.

Come si vive la quotidianità? Hai notato differenze tra la vita londinese e quella maltese?

Certamente. La vita di Londra è frenetica, veloce e incentrata sul consumismo; si impiega minimo un’ora per andare da qualsiasi parte. La vita maltese è rilassata, tranquilla e concentrata sulla famiglia; ci si inizia a lamentare del traffico quando sei in macchina da 15 minuti.

E tra la realtà italiana e quella maltese?

Malta è un’isola, bella ma paragonabile solo ad una provincia. Non ci si può aspettare di poterla paragonare ad uno stato come l’Italia o la Gran Bretagna, quando alla fin fine ci si mette un’ora per andare da un estremo all’altro. Adoro sempre descrivere Malta nel seguente modo: immaginatevi il sud Italia, stesso clima, stessa mentalità, stessa calma, con la differenza che qui tutto funziona molto meglio.

Qual è un aspetto da non sottovalutare in un eventuale trasferimento in terra maltese?

Non è uno di quei posti dove il lavoro si trova in due secondi, come stanno affermando al momento; bisogna conoscere un minimo di lingua inglese per lavorare, non è assolutamente vero che tutti i maltesi parlano italiano. Un altro consiglio è quello di spostarsi dalle zone più turistiche, tipo San Julian, infatti si arriva a risparmiare parecchio sia per l’affitto che per le spese in generale.

Quindi da quel che ho capito, la crisi che ha intaccato il mondo lavorativo è arrivata anche lì…

Certo. La crisi è arrivata anche qui, ma ha creato molti meno danni ed è stata contrattaccata. La gente non sta perdendo lavoro come sta accadendo in Italia, tuttavia è più difficile trovare un’occupazione oggi rispetto a 4 anni fa, soprattutto perché molti italiani e spagnoli si sono trasferiti qui.

Quali sono le figure più ricercate?

Programmatori, programmatori, programmatori, il settore informatico è senz’ombra di dubbio il più forte.

Quali sono i requisiti essenziali per la ricerca di un lavoro in loco?

Benchè alcune persone abbiano una decente conoscenza dell’italiano, a Malta si parlano 2 lingue: maltese ed inglese. Non ci si può aspettare di cercare lavoro e trovarne uno decente senza almeno la conoscenza dell’inglese. Purtroppo molti connazionali (così come nel Regno Unito) cercano lavoro con troppe pretese senza possedere gli adeguati requisiti. La conoscenza della lingua inglese è necessaria. Anche io, se dovessi scegliere tra due persone altamente ed ugualmente qualificate, sceglierei chi dei due sia in grado di comunicare con più scioltezza.

Hai riscontrato differenze in ambito lavorativo?

Ovviamente il settore della ristorazione in ogni Paese è un incubo e non lo auguro né consiglio a nessuno. Tuttavia i maltesi trattano gli impiegati con rispetto e comprensione e non posso dire di aver avuto cattive esperienze.

In tutti questi anni, ti è mai capitato di pensare ad un ipotetico rientro in patria?

L’Italia è sempre la mia patria e la porto sempre nel cuore. Se fosse in grado di fornire a me e alla mia famiglia un futuro sicuro, un’educazione decente, un lavoro certo, una pensione e dei servizi sociali decenti, potrei anche pensarci. Per il momento, la situazione purtroppo non è delle migliori.

dalcielog@gmail.com